La storia

L'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Pedemontana, ha origine dalla fusione per incorporazione dell'A.S.P. di Cavasso Nuovo - Fanna con la Casa dell'Emigrante C. e A. Carnera del Comune di Sequals. Di seguito per ciascuno dei soggetti fusi nell'anno 2015, viene descritta per sommi capi, la storia.

La Casa di Riposo di Cavasso Nuovo - Fanna, trae le sue origini dall'acquisto nell'anno 1914 di un fabbricato di 8 vani, sito in Comune di Cavasso Nuovo al civico 91 di Via Vittorio Veneto, effettuato congiuntamente dai due Comuni di Cavasso Nuovo e Fanna da destinarsi a Casa di Riposo per gli inabili dei due Comuni e al quale venne posto il nome di "Ospedaletto". Durante la guerra 1915-1918, infatti, venne utilizzata quale ospedale militare per i soldati feriti nel corso delle operazioni belliche sul vicino fronte, e per accogliere i colpiti dal tifo che infestava la zona.

Il nome mutò in "Casa di Riposo Cavasso Nuovo-Fanna" negli anni cinquanta. Il servizio infermieristico e di assistenza era affidato ad alcune suore della Divina Volontà inviate dalla Casa Madre di Bassano del Grappa su richiesta delle due Amministrazioni comunali.

Alla fine del secondo conflitto mondiale, grazie all'instancabile opera di uno dei Presidenti storici, Sig. Toffolo Giobatta, iniziò una raccolta di fondi presso le comunità emigrate nel mondo finalizzata allo sviluppo della Casa e al rinnovo di locali e attrezzature. Fu così che l'iniziale capienza della Casa di Riposo di circa 12 unità nel tempo mutò fino ad accogliere circa settanta persone. Il tragico evento del terremoto nell'anno 1976 costrinse gli amministratori ad un nuovo tour de force: in quell'occasione la struttura dovette essere evacuata per consentire i lavori di ristrutturazione. Grazie ai contributi regionali e alle offerte generose di molti emigranti la Casa venne riaperta il 1° maggio del 1980. Ulteriori lavori di ampliamento portarono la residenza all'attuale capienza di 91 unità alla fine degli anni novanta.

L'Istituto venne eretto in Ente morale con D.P.R. n. 607 del 22.03.1963. Nel gennaio del 2006 la Casa di Riposo modificò nuovamente la propria natura giuridica divenendo Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, amministrata da un Consiglio composto da 5 membri, compreso il presidente, nominati dai sindaci di Cavasso Nuovo e di Fanna. Dal 2008 i servizi sono stati affidati, "in house", alla Socialteam Srl, società partecipata per quote da quattro A.S.P. (Spilimbergo, Cavasso Nuovo-Fanna, Latisana e Codroipo).

Dopo la costruzione di un nuovo padiglione adibito a servizi, tra il 2009 e il 2013 vengono effettuati diversi interventi per adeguare spazi individuali (camere e bagni) e collettivi (sale da pranzo, ambulatorio, salone di bellezza, soggiorni ai piani) alle normative vigenti, sia grazie a finanziamenti pubblici che alla generosità di privati cittadini.

La ricorrenza dei 100 anni dall’inizio di questo viaggio vede l’Azienda impegnata nella ristrutturazione delle parti più vecchie e nella progettazione di un nuovo stabile dedicato all’accoglienza di anziani affetti da demenze.

 

La Casa dell'Emigrante "C. e A. Carnera" del Comune di Sequals, trae le sue origini da un'idea del Presidente dell'Ente Friuli nel Mondo, Ottavio Valerio, che in occasione dello scoprimento di una lapide in memoria di primo Carnera, morto nel 1967, lanciò il progetto di una Casa di Riposo per lavoratori anziani ed emigranti che all’estero avevano speso l’intera loro esistenza.

Tutti gli enti e le associazioni locali si aggregarono nell' intento di realizzare il sogno di offrire al territorio una struttura ricettiva e assistenziale per gli emigranti friulani che, al termine della loro attività lavorativa, intendevano  rientrare nella terra di origine.

Per la realizzazione dell’opera, destinata all'accoglienza sia di anziani singoli che coppie, la signora Agnese Del Turco vedova da alcuni anni dell’ing. Cesare Carnera, mise a disposizione, gratuitamente, un appezzamento di terreno di oltre tre ettari.

Il primo progetto completo fu pronto nel 1971 e ottiene tutte le necessarie approvazioni tecniche.

I costi di realizzazione rappresentavano un peso insostenibile per le possibilità del Comune (oltre 600.000.000 milioni di lire più gli interessi). La Signora Agnese Carnera, a capo della Pro Loco, ed il comitato promotore diedero vita a diverse iniziative per raccogliere fondi ma ancora non fu sufficiente.  L’Amministrazione Comunale, l’ECA, la Pro Loco, il comitato promotore e lo stesso Ente Friuli nel Mondo si rivolsero alla Regione che assegnò un contributo in conto interessi.

Determinante fu l’intervento dell’ENRLP (Ente Nazionale Rimpatriati e Profughi) che si assume il carico della costruzione e della gestione successiva della Casa di Riposo.

Il progetto, essendo nel frattempo deceduto l’arch. Morassutti, venne ridefinito dall’arch. Ferrini. Nel 1976 partirono i lavori ma con il terremoto, si dovettero rivedere tutti i calcoli delle strutture in cemento armato per renderle rispondenti alle norme antisismiche.

Il 7 maggio 1978, la Casa dell’Emigrante “Cesare e Agnese Carnera“ venne inaugurata in un clima di ricordo per le vittime del sisma di due anni prima ma anche nella gioia per questo segno di rinascita friulana.

La costruzione era articolata su tre piani, dei quali uno seminterrato e due fuori terra: nel piano seminterrato furono collocate stanze da lavoro, la palestra, la lavanderia – stireria e una sala per gli spettacoli; al piano rialzato c'erano gli uffici, la sala pranzo, i soggiorni, la biblioteca e l’ambulatorio medico/infermieristico; al primo piano si trovavano le camere per un totale complessivo di n. 72 posti letto.

La gestione della struttura, inizialmente dell’Ente Nazionale Rimpatriati e Profughi, a seguito dello scioglimento degli Enti, passò alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia fino all’entrata in vigore della L.R. 22.12.1980 n. 70, legge che prevedeva che le funzioni gestionali  della Casa dell’Emigrante venissero affidate al Comune di Sequals.

Nel corso degli anni, a seguito del mutare delle necessità dell’utenza, la struttura ha subito degli interventi di ristrutturazione – ampliamento e abbattimento delle barriere architettoniche, al fine di consentire l’ospitalità  di anziani non autosufficienti.

Detti lavori sono terminati nell’anno 2006 portando la capacità ricettiva totale di n. 93 posti letto tutti adeguati per l’accoglimento di persone non autosufficienti.

 

Asp Cavasso Nuovo e Fanna e Casa dell'Emigrante C. e A. Carnera hanno lunga storia, raccontata a più voci e si sono fusi nell'ASP Pedemontana dal 1 marzo del 2015 

Ora, la nuova azienda guarda alle sfide del futuro